giovedì 27 aprile 2017

Penne integrali alla genovese

Ore 10,30 - "Mamma buongiorno, che fai?"
Mamma: "We bella, sono appena scesa per fare la spesa, hai bisogno di qualcosa?"
Io: "No no, niente...sto venendo ad Avellino per fare qualche servizio. Allora tutto a posto, che hai cucinato?"
Mamma: " Ho capito, ti aspetto a casa per pranzo e preparo qualcosa anche per la bambina"
Io: " Oh ma che gentile!! OK accetto volentieri l'invito"
Le mamme: un mix perfetto di perspicacia e sesto senso, unite a una buona dose di cazzimma ( se non sapete cosa significa, è una cosa che non si può spiegare).
È così che oggi, dopo aver pensato a svariati modi per cucinare i piselli del mio orto, ho mandato all'aria tutti i piani e mi sono praticamente fiondata su un bel piatto di penne integrali cucinate dalla mia mamma: la "scarpetta" finale è stata d'obbligo, io non volevo, davvero, ma la fettina di pane che avevo alla mia destra mi ha letteralmente implorato..
E quando c'è da fare un "sacrificio' a tavola, io mi sacrifico sempre volentieri ;)


sabato 22 aprile 2017

Involtini di platessa

La platessa. Apparentemente sembra un pesce "stupido", buono solo per i bambini, morbido, senza spine, eppure stavolta era talmente saporito che anche i grandi si son leccati baffi!
Ottimo per una cena last minute, io di solito li compro freschi perché hanno più sapore, ma vanno benissimo anche quelli congelati.  Ecco come prepararli:
INGREDIENTI:
4 filetti di platessa
Qualche mazzetto di spinaci (o 5 cubetti congelati)
Pangrattato
Olio
Uno spicchio d'aglio
Sale

Fate appassire gli spinaci direttamente in olio e aglio e aggiungete un pochino d'acqua. Adagiate successivamente gli spinaci su ogni fetta di platessa, arrotolatela e chiudetela con uno stuzzicadenti. Poneteli in una padella con olio, cospargeteli di pangrattato, un pizzico di sale e lasciateli cuocere qualche minuto senza coperchio, e altri 7-8 minuti con, aggiungendo un mestolo di acqua. A cottura quasi ultimata, se vi sono avanzati spinaci, metteteli insieme al pesce e lasciate cuocere qualche altro minuto. Molto probabilmente gli involtini si apriranno: non fa nulla, sono buoni ugualmente ( a me se ne son aperti 2).
Il gioco è fatto! Successo garantito ;)

venerdì 21 aprile 2017

Pranzo veloce: ricotta e spinaci

Quando vado a pranzo fuori, mi dispiaccio troppo nel vedere qualcuno mangiare da solo. Sarà che, quando ero bambina, mio padre portò a cena, per la vigilia di Natale, il ragazzo che vendeva fazzolettini al semaforo; ricordo di averlo preso per mano, e dopo esserci lavati insieme le mani (convinta che le sue fossero di cioccolato), mi sedetti tutta contenta vicino a lui, estasiata per quell'ospite inaspettato. Ci fu una gran complicità tra mio padre e mia madre, nonostante non l'avesse avvertita (all'epoca non avevano neanche il cellulare). Questa storia per dire che forse il piacere di stare a tavola e condividere mi è stata trasmessa fin da piccina, e quindi proprio non ce la faccio a vedere una tavola apparecchiata per un singolo individuo. 
Oggi, ahimé,  ho pranzato da sola con Karol, e mi ha fatto tanto tristezza il pranzo che mi sono preparata: ricotta e spinacini freschi freschi dell'orto. Adoro cucinare per gli altri, potrei cucinare per un esercito, ma quando sono sola mi scoccia accendere i fornelli. Allora ho preparato una bella pastina per la piccola, e quel piatto buono, ma un tantino triste, per la sottoscritta. 
Un boccone a lei, e un boccone a me, tra un "valzer del moscerino" e quella marea di elefanti che si dondolano e non cadono mai, abbiamo pranzato anche oggi ("Ringraziando Dio, domani Dio pensa"...diceva sempre mia nonna ogni fine pasto).







mercoledì 19 aprile 2017

Parmigiana di carciofi

Quanto mi piace il silenzio delle 22.26. Ho vissuto la giornata pensando a questo momento: pigiama, pantofole, bimbi che dormono, copertina di pile, bimbi che dormono, una bella tisana relax. L'ho già detto bimbi che dormono?!? Certo che essere mamma non è mica cosi facile, ed essere una mamma presente, costantemente, h24, lo è ancora di meno. Forse è il miglior modo per dire ad un figlio "ci sono e ci sarò sempre, non aver paura, ti voglio bene", dedicandogli il nostro tempo, la nostra salute, fisica e mentale (soprattutto mentale, direi), i nostri spazi... E sono proprio questi spazi che iniziano a mancarmi: mi manca passeggiare sola coi miei pensieri, mi manca fare la pipì da sola, mi manca una chiacchierata con un'amica, da sole, senza marmocchietti che te la rubano per giocarci loro. Mi manca cucinare da sola, con entrambe le mani disponibili. Ma non mollo, anche se ho un solo braccio a disposizione e l'altro impegnato a mantenere quella piccola streghetta curiosa che è Karol.
A quest'ora mi piace pensare "e domani, Che cavolo cucino?". Penso e ripenso, apro il frigo e qualcosa di utile ci trovo. Vorrei tanto una parmigiana di zucchine o di melanzane, ma la scorta che avevo nel congelatore è terminata e fuori stagione non mi piace comprarle. Ho trovato 5 carciofi nel frigorifero ed è lì che si è attivato il cervello (nonostante l'ora): una parmigiana di carciofi. Li ho già tagliati a fette e scaldati; domani dovrò solo impanarli, friggerli e trattarli come fossero melanzane: secondo me, devono essere buoni! Domani vi farò sapere. Adesso disattivo nuovamente il cervello, e vi auguro una dolce notte.
Ciao amici di fornelli :)